NOVEL FOOD
Quattro italiani su 10 pronti a mangiare gli insetti
Il 40% degli italiani crede che in futuro gli insetti saranno presenti sulla propria tavola.
Cosa sono i “Novel Food”?
Per “Novel Food” si intendono tutti quegli alimenti e ingredienti alimentari che non rientrano nei prodotti consumati in modo significativo nell’Unione Europea fino al 15 Maggio 1997. I nuovi alimenti, per essere messi in commercio, devono ricevere un'autorizzazione che ne certifica la sicurezza per la salute umana.
Tra questi ci sono anche gli insetti, il cui consumo in campo alimentare è già sviluppato in molti paesi orientali. Grazie alla dicitura del 1 Gennaio 2018 che autorizza l’introduzione di nuovi alimenti nei paesi dell’Unione Europea, gli insetti commestibili stanno diventando una realtà anche in Italia.
Da cosa nasce questo bisogno?
Secondo la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) il pianeta è messo in pericolo dal costante sfruttamento del suolo, dell’acqua e dell’energia per soddisfare il crescente fabbisogno energetico e alimentare della popolazione mondiale. Per questo, la FAO, considera come soluzione concreta l’idea di introdurre nel consumo alimentare anche insetti e aracnidi come mosche, cavallette, larve della farina, grilli, coleotteri, bachi da seta, bruchi e scorpioni. Gli insetti contengono le stesse proprietà nutritive di molti pasti presenti nei piatti italiani, a patto che, secondo l’Efsa (autorizzazione europea per la sicurezza alimentare), quest’ultimi vengano a loro volta nutriti da mangimi autorizzati e sicuri per l'uomo.
In Italia siamo ancora lontani da un consumo di massa ma ad oggi sono infatti ritenute commestibili quasi 2000 specie diverse di insetti che vengono già consumate da più di due miliardi di persone.
Insetti commestibili in Italia
La nostra meravigliosa cultura del cibo e della dieta mediterranea ci rende meno propensi a cambiare le nostre abitudini alimentari e più scettici verso l’apertura agli insetti intesi come nutrimento, legati ancora a concetti come sporco, disgustoso e pericoloso, e all’assenza di una soddisfazione per gli occhi al quale fino ad ora siamo stati abituati.
Eppure, dai risultati di varie indagini, emergono dati che potrebbero annunciare una futura rivoluzione culinaria anche nel nostro paese.
Dall’indagine condotta dalla Doxa per conto di Rentokil Initial, ad esempio, sembra che il 40% degli italiani sia convinto di trovare in futuro sulle proprie tavole anche gli insetti. Dai dati emerge che un giovane su due tra i 18 e 34 anni sia aperto verso questa nuova frontiera mentre la maggioranza degli over 55 non crede che gli insetti potranno mai essere accettati nella tradizione culinaria italiana.
Perchè fino ad oggi non abbiamo mangiato insetti?
Secondo l’antropologo Marvin Harris, i gusti delle varie popolazioni non sono altro che la conseguenza di un calcolo di vantaggi e svantaggi.
Nel suo libro “Buono da Mangiare” spiega come nonostante la nostra natura onnivora, molte popolazioni hanno delle diete relativamente ristrette, e spesso ciò che è ritenuto prelibato da qualcuno viene disdegnato da altri. Questo perché, secondo l’antropologo, “alcuni cibi non valgono lo sforzo per produrli e prepararli, altri sono sostituibili con alimenti meno costosi e più nutrienti...”
E voi sareste pronti a mangiare insetti?